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Dal Mons Milionus al colle della Bastia

La vetta più alta dei colli il Mons Milionus cambiò nome quando nel 1373 le valli, in particolare quelle occidentali, si ribellarono a Barnabò Visconti signore di Milano e quindi anche di Bergamo. In questa occasione suo figlio naturale Ambrogio venne a Bergamo per rinsaldarne le difese, l’attenzione di Ambrogio si appuntò appunto sul Mons Milionus il punto più alto dei colli, che dominandone la parte occidentale controllava anche visivamente lo sbocco delle valli ribelli. Lì Ambrogio edificò una bastia, cioè una fortificazione campale, la cui fossa fu terminata il 2 maggio 1373.

Non sappiamo se la bastia del Mons Milionus fosse edificata dapprima in legname e poi in muratura, ma alla fine del XVI secolo il da Lezze vi vide ancora le fondamenta di una torre, nel mezzo della quale si trovava una cisterna, con un’altra lì vicino.

Il pericolo scemò, ma da questo momento la Bastia fu annoverata tra le fortezze della città e fornita di un regolare presidio. Sappiamo che quando, scalzando Barnabò, il nipote Giangaleazzo, Visconti prese il potere, il castellano della Bastia, Antonio de Mussi di Crema, si affrettò a consegnarla al nuovo signore.

Nel 1407 era fornita di un suo presidio, nel 1414 Pandolfo Malatesta diventato signore di Bergamo ne fece rifare tutto il tetto. Già nel 1432 sotto i Veneziani, tra le fortezze cittadine in cui erano gli stipendiati, non viene nominata più la Bastia. La fortificazione venne quindi abbandonata, lasciando però il suo nome al colle.

Con la edificazione delle nuove fortificazioni i generali veneziani considerarono con la dovuta apprensione la posizione del colle della Bastia rispetto al forte della Cappella. Infatti tutte le nuove opere, realizzate attorno al forte della Cappella, furono dettate dalla necessità di garantirsi dalla minaccia determinata dal vicino e sovrastante colle della Bastia.

Per il colle della Bastia furono predisposti vari nuovi progetti per rendere più ardua la comunicazione tra i due colli, per farvi nuove fortificazioni e persino per abbassarne la cima. Ma alla fine non se ne fece nulla, cosicché questo colle giunto a noi solo come un’amena posizione panoramica.

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Vincenzo Coronelli dall' album “Repubblica di Venetia in terra ferma”, Ve, 1707-1708

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